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al testo di cristina bizzarri
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Cornelis Mahu, Still life (1620-1630)
Pulivo l’argento in una soluzione di bicarbonato, sale, e un foglio di alluminio. In una vaschetta ho messo l’acqua calda, il sale, un paio di cucchiai di bicarbonato, dopo averla foderata con un foglio di lucido alluminio. Ho mescolato, poi con delicatezza ci ho immerso tanti oggettini d’argento: una gabbietta, un gattino, un’automobile antica in miniatura, un piccolo pescatore. Altri che ora non ricordo. Ognuno di questi oggetti ha una sua storia collegata a momenti della vita, dimenticati ma pur presenti in qualche solaio della mente. Lentamente l’acqua si è fatta più scura, prendendosi parti d’argento che restituirà, sotto altre forme - non so niente di chimica ma questo processo è davvero affascinante - per essere poi strofinate con un morbido panno. Mentre bevevo mezzo bicchiere di vino con un cucchiaino di miele per farlo più dolce aspettando di vederli farsi sempre più brillanti, all'improvviso ho pensato a come anche noi siamo piccoli pezzi d’argento che la vita trasmuta dall'inizio fino a una fine non perentoria - come in attesa di un morbido panno che, strofinandoci con giusto vigore, ci rinnovi. |
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